Credibili, pur nella fragilità

Il mio "grazie" dopo un anno da direttore

Il 15 dicembre dello scorso anno iniziavo ufficialmente il mio servizio in Caritas Italiana come direttore. Un anno difficile segnato dal perdurare della pandemia, dalla guerra, dalla crisi ambientale ed energetica, che hanno accresciuto disuguaglianze e fragilità. Ma anche un anno di nuove opportunità con belle testimonianze di solidarietà, dialogo, accoglienza, dentro la prospettiva sinodale, che vede la nostra Chiesa in atteggiamento di ascolto e di condivisione. Alla luce di tutto questo, dico “Grazie”.

Grazie

… al Signore per un anno pieno di esperienze, conoscenze, relazioni fraterne. Grazie agli amici di Caritas Italiana che mi hanno sostenuto, accompagnato, aiutato, incoraggiato. Grazie agli amici delle Caritas diocesane per la ricchezza di iniziative, progetti, incontri, con un impegno quotidiano e costante sui territori per una carità realmente generativa e inclusiva. Grazie agli amici delle Caritas di altri Paesi per la loro opera preziosa in contesti critici e difficili. Davvero ho sperimentato nel concreto cosa vuol dire essere Fratelli tutti.

Insieme, testimoni del Regno

Continuiamo allora a camminare insieme sulla via degli ultimi, per cercare i lontani e invitare gli esclusi; continuiamo ad abitare i territori e le relazioni con responsabilità, facendo ognuno la sua parte con capacità profetica e rinnovata energia. Con la nostra testimonianza che, pur se fragile, mi auguro possa continuare ad essere sempre credibile, segno e annuncio della salvezza del Regno.

Archivio blog “Testimoni della carità

Aggiornato il 26/05/23 alle ore 10:50