21 Marzo 2022

Uniti contro la follia della guerra

C'è un "artigianato" della pace, cui tutti possiamo cooperare. Ce lo chiedono il Papa. E le vittime dei conflitti. A cominciare dai fratelli ucraini

La pace è insieme dono dall’alto e frutto di un impegno condiviso. C’è, infatti, una “architettura” della pace, alla quale collaborano le diverse istituzioni della società, e c’è un “artigianato” della pace, che coinvolge ognuno di noi in prima persona. Così papa Francesco, nel Messaggio per la pace del 1° gennaio 2022.

Profeta disarmato e inascoltato, il Papa continua a invocare la pace sul nostro mondo in guerra, sui tanti, troppi conflitti. Adesso anche nel nostro continente, dove si sviluppa l’attacco all’Ucraina, conflitto che con la sua scia di morte, distruzione e sofferenza minaccia la convivenza tra le nazioni.

Caritas Italiana resta accanto alla popolazione, alla Caritas in Ucraina e alle Caritas limitrofe, che si sono attivate per accogliere chi fugge dalla guerra. Ha lanciato un appello alla solidarietà e sta moltiplicando gli sforzi per sostenere gli interventi di assistenza umanitaria ed emergenziale.

Caritas invita tutti a essere artigiani di pace. Uniti nella preghiera, uniti nel dare aiuto e conforto, uniti nella prossimità con le sorelle e i fratelli ucraini che sono nel nostro Paese. E uniti nel levare la voce, perché tacciano le armi.

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