01 Febbraio 2023

Il gusto di parlare bene

Riscopriamo la bellezza dell'esprimersi in italiano

Esprimersi in buon italiano è il miglior biglietto da visita in tante occasioni: nello studio, nel lavoro e nella vita privata, parlare bene è forse il fattore più importante per ottenere ciò che vogliamo. Perché allora, facciamo sempre più errori di italiano? Che ha fatto di male alle persone il povero congiuntivo che viene messo quando non si deve e come destreggiarsi con i condizionali? Fiorella Atzori Sgrammaticando. Salviamo l’italiano dalla rete (Editore Centauria, pagine 233) analizza la nostra comunicazione quotidiana e gli scivoloni grammaticali.


Nell’era del web e di Internet, impazzano le terminologie straniere (in particolare inglese), che ormai si insinuano sempre più nella nostra lingua senza adattamenti e senza alternative. Spesso rendono gli equivalenti italiani obsoleti e inutilizzabili, cambiando e stravolgendo il nostro parlare in ogni settore. Alcuni anglicismi rispecchiano i cambiamenti sociali e sono entrati nell’uso corrente e non è realistico pensare di scalzarli, basti pensare alla politica che è infarcita di tax, jobs act, spending review, che penetrano persino nel linguaggio istituzionale (welfare, privacy, premier) e giuridico (mobbing, stalking) Antonio Zoppetti Diciamolo in italiano. Gli abusi dell’inglese nel lessico dell’Italia e incolla (Libreria Hoepli, pagine 204), sottolinea quanto il rischio di parlare l’”itanglese” sia sempre più concreto, fuorviando il cittadino italiano che non conosce l’inglese; spesso però, queste parole diventano un espediente per mascherare la realtà, limitando il dibattito intorno a temi sensibili e di interesse comune, mettendo in gioco la trasparenza comunicativa. Occorre difendere il nostro patrimonio linguistico esattamente come proteggiamo l’eccellenza della nostra gastronomia e degli altri prodotti culturali.


Ma se tutte le lingue hanno la loro bellezza, quella della lingua italiana sta nella sua ricchezza di parole, nella mobilità della sua sintassi, nella particolarità della sua storia. Nonostante tutti i neologismi che vengono “sfornati” dai mass-media, ritrovare il “gusto della nostra lingua” come diceva Giuseppe Parini, uno dei massimi esponenti del Neoclassicismo e dell’Illuminismo in Italia, è importante; secondo Silvia Morgana Il gusto della nostra lingua. Pagine di storia dell’italiano (Franco Cesati Editore, pagine 166) lo è stato come elemento di identità nazionale quando si voleva fare l’Italia, come può esserlo per i nuovi italiani dell’Italia di oggi, multilingue e multiculturale.