13 Dicembre 2022

Natale: istruzione e sanità per i più piccoli

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CAMERUN | Sostegno educativo per bambini rifugiati

Da quasi un decennio, a seguito della prolungata crisi centrafricana e degli attacchi terroristici di Boko Haram, l’estremo nord del Camerun vive un continuo afflusso di profughi e sfollati. Una situazione che ha direttamente generato un aumento della popolazione ma anche del tasso di povertà. La Caritas diocesana di Ngaoundere da subito si è occupata di garantire un sostegno scolastico ai tanti bambini rifugiati, la maggior parte dei quali è stata costretta ad abbandonare il percorso educativo a causa di guerre e miserie. Grazie al MicroProgetto, Caritas Ngaoundere potrà garantire l’accesso all’istruzione ai minori sfollati, facilitando al tempo stesso l’integrazione con i ragazzi della comunità locale: verranno infatti forniti materiali pedagogico-didattici (libri, quaderni, matite) e arredi scolastici (tavolini, lavagne). Inoltre saranno avviati dei percorsi di sensibilizzazione, tenuti dagli operatori di Caritas Ngaoundere ai genitori dei bambini sfollati, per far comprendere appieno l’importante valore formativo della scuola.

  • Costo: 4.700 euro | Causale MP 112/22 CAMERUN

REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO |Attrezzature per il centro sanitario di N’Sele

Siamo nella Repubblica Democratica del Congo, a N’Sele, uno dei 24 comuni che compongono la tentacolare capitale Kinshasa, abitata da oltre 15 milioni di anime. Migliaia le persone che nel cosmo di N’Sele vivono in povertà abbandonati al degrado, alla criminalità, alla mancanza di infrastrutture. Da anni il Centro Sanitario Notre Dame de Bon Secours, gestito dalla Società dei Missionari Africani, dà una risposta al bisogno di cure sia dei tanti malati del territorio, sia delle donne in gravidanza. Ma ora il Centro sta vivendo grandi difficoltà per quanto riguarda la dotazione dei materiali e delle attrezzature medico-sanitarie, rivelatisi mal funzionanti per l’usura e/o obsoleti. Il MicroProgetto permetterà di sostenere il Centro Notre Dame grazie all’acquisto di nuove apparecchiature mediche, ma non solo: verranno svolte anche attività di prevenzione e sensibilizzazione per la popolazione in termini di igiene e salute.

  • Costo: 4.900 euro | Causale MP 114/22 REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO

BRASILE |Digitalizzazione nella scuola

Promuovere un’alternativa alla vita di strada è possibile. E nella città di Igarassu, che si affaccia sull’Oceano Atlantico, un’alternativa viene proposta dalla scuola Santa Maria del Movimento dei Focolari: qui i tanti ragazzi e ragazze che vivono in povertà, hanno la possibilità di usufruire di una formazione integrale connettendo aspetti pedagogici e sociali grazie all’ausilio di una biblioteca, di corsi di danza, musica, di laboratori d’arte. Grazie al “MicroProgetto Digitalizzazione” sarà possibile rispondere alle esigenze educative, nate in seguito alla pandemia e supportare gli alunni nell’apprendere nuovi modi di comunicazione con lezioni di informatica grazie all’acquisto di pc, tastiere e tablet.

  • Costo: 3.600 euro | Causale MP 118/22 BRASILE

CUBA |Uniti per la disabilità

Caritas Cuba, nella diocesi di L’Avana, propone un MicroProgetto capace di costruire relazioni e integrare al meglio le persone con disabilità nel tessuto sociale comunitario: verranno infatti formati volontari, provenienti da 11 diocesi del Paese, che si occuperanno di realizzare nei loro territori, laboratori di attività psicopedagogiche con disabili (musicoterapia, danza, laboratori d’arte, comunicazione aumentativa), corsi di formazione professionale (per giardinieri e parrucchieri) ma anche un’opera di ascolto e sensibilizzazione rivolta ai genitori per far riconoscere loro, le tante potenzialità dei loro figli.

  • Costo: 5.000 euro | Causale MP 119/22 CUBA

:: IL REALIZZATO | ISTRUZIONE PER I BAMBINI DEL CAMPO PROFUGHI DI SHU’FAT ::

Pochi minuti di auto separano il campo profughi di Shu’fat dal centro di Gerusalemme. Istituito nel 1965, al tempo offriva rifugio a circa cinquecento famiglie, mentre oggi sono oltre 12 mila e 500 i rifugiati palestinesi registrati come residenti, ma alcune stime indicano che il numero effettivo sia almeno di 24 mila. La vita nel campo non è facile. Il degrado ambientale è favorito dal generale disinteresse della municipalità israeliana: agli angoli delle strade grossi cumuli di spazzatura, discariche a cielo aperto, ogni tanto dati alle fiamme.
A Shu’fat migliaia di rifugiati palestinesi vivono ai margini della società. I bambini giocano scalzi e dalla finestra le donne vigilano guardinghe sulla presenza di eventuali sconosciuti. E sono proprio loro, i bambini e le donne del campo, a essere stati coinvolti nel MicroProgetto “Learn by play”, Impara giocando, che attraverso l’acquisto di 30 tablet ha permesso a 253 bambini di imparare a leggere e scrivere. Questo è stato possibile grazie alla formazione di 14 donne di Shu’fat che hanno seguito il percorso da educatrici scolastiche. “È stato emozionante accompagnare questi piccoli allievi passo dopo passo”, racconta Inas una delle educatrici. “Penso che la vita nel campo li abbia resi più attenti, più reattivi agli stimoli; in brevissimo tempo hanno infatti imparato a leggere e hanno appreso le principali regole della grammatica”. “Questo MicroProgetto è stato fondamentale” prosegue Inas “perché attraverso l’educazione ha permesso ai ragazzi di liberarsi da una povertà che non hanno scelto. Ed è importante che possa proseguire anche nel futuro per aiutare tutti quei bambini che, con la loro presenza, illumineranno di una nuova luce il capo di Shu’fat”.

MicroProgetto 50/22 TERRA SANTA