27 Dicembre 2023

Natale, festa delle feste. Anche nelle Filippine

Dire che il Natale nelle Filippine è “molto sentito” risulta riduttivo. Qui il Natale è la festa delle feste: tutto è in fermento e in preparazione con mesi di anticipo. Persino gli animali diventano più chiassosi del solito.

I paesini si addobbano e s’illuminano già da settembre, ma è nel mese di dicembre che iniziano le celebrazioni serie, con decorazioni e lucine che si fanno ancora più insistenti accompagnate dai fuochi d’artificio e dai vari food festival nelle piazze principali. Qui a San José, Antique, ad esempio, c’è il Binirayan festival, un evento che coinvolge ballerini e artisti provenienti da tutta la provincia che si esibiscono con abiti tradizionali e celebrano le radici della cultura filippina.

La musica natalizia è incessante e onnipresente, nelle strade, nei supermercati e persino remixata nelle palestre. Rigorosamente a massimo volume.

Essendo le Filippine il Paese cattolico per eccellenza, la tradizione vuole che da nove giorni prima del Natale si vada a Messa ogni mattina alle 4.30.

La Simbang gabi (Messa notturna) è un modo della comunità per prepararsi spiritualmente alla nascita di Gesù. Gli altoparlanti annunciano la Messa nel cuore della notte, svegliando anche quei pochi che non intendono partecipare alla celebrazione.

Sono andata a una di queste Messe notturne: svegliarsi alle 4 è stata dura ma ha avuto il suo risvolto positivo. Il Paese ancora dormiente era silenzioso, i versi degli animali risuonavano senza essere coperti dall’attività umana, le strade vuote e l’aria più fresca del solito faceva venire voglia di passeggiare sempre a quest’ora.

Nella strada principale giravano i primi tricycle e sono arrivata che la chiesa era già gremita di gente; la Messa, scandita dai canti in kinaraya (il dialetto antiqueño) con il testo riportato sugli schermi ai lati delle navate, dura circa un’ora e mezza. Ho passato questo tempo ad alzarmi e sedermi e a carpire le poche parole dette in inglese e latino, fissata dagli occhietti vigili e curiosi di una bambina seduta accanto a me.

Finita la Messa con le prime luci del sole, mi aspettava un bel bicchiere caldo di salabat (bevanda allo zenzero) accompagnato dai mitici pan de sal (pagnotte di pane).

Il nostro casco bianco fa colazione con salabat e pan de sal

In questo periodo dell’anno si può ammirare in tutto il Paese la spiccata creatività filippina: ovunque sono disseminate le coloratissime lanterne tradizionali solitamente a forma di stella (parols). Al Saint Anthony College, campus con cui sto collaborando per diffondere maggiore consapevolezza riguardo alla tematica dell’ecosostenibilità, gli studenti hanno espresso tutto il loro ingegno creando delle elaborate decorazioni con materiali di recupero, come bottigliette, cannucce e vecchi cd.

Nonostante tutti gli sforzi per ricreare l’atmosfera natalizia anche attraverso i classici simboli occidentali come i pini, i pupazzi di neve, i babbi natale imbacuccati, faccio fatica a sentirla e non trovare questo tipo di decorazioni molto forzate e fuori luogo per un paesaggio tropicale.

Alla fine, però, le persone che mi circondano e il forte senso di aggregazione e famiglia che si respira anche qui mi fanno sentire quasi a casa.

Maligayang Pasko (Buon Natale) a tutti!

*Casco bianco nelle Filippine

Aggiornato il 27/12/23 alle ore 18:26