La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha indetto per domenica 18 febbraio (I di Quaresima) una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane, quale segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni colpite dal conflitto in Terra Santa.
Le offerte raccolte saranno affidate a Caritas Italiana e renderanno possibile una progettazione unitaria degli interventi anche grazie al coordinamento con la rete delle Caritas internazionali impegnate sul campo.
“Caritas Italiana – spiega il direttore, don Marco Pagniello – è in costante contatto con la Chiesa locale: dopo aver sostenuto, nella fase iniziale dell’emergenza, gli interventi di Caritas Gerusalemme, continua a seguire l’evolversi della situazione, accompagnando le Chiese locali nell’organizzazione delle diverse iniziative per far fronte ai bisogni dei più poveri e favorire un clima di pace e riconciliazione”.
La colletta del 18 febbraio rappresenta, inoltre, una preziosa occasione di sensibilizzazione e animazione delle comunità parrocchiali italiane. A tal fine Caritas Italiana ha predisposto i materiali allegati a questa news.
Caritas Italiana incontra Caritas Gerusalemme
Il segretario generale di Caritas di Gerusalemme, Anton Asfar, ha incontrato Caritas Italiana il 6 marzo 2024 per fare il punto della situazione rispetto all’impegno in Terra Santa. Ribadito il desiderio di camminare insieme nella preghiera e la volontà di sostenere i progetti di assistenza e di riconciliazione promossi dalla Caritas di Gerusalemme.
La riunione operativa si è svolta a Roma con il segretario generale di Caritas Gerusalemme, Anton Asfar, il direttore di Caritas Italiana don Marco Pagniello e gli operatori del servizio Medio Oriente. Nell’incontro si è discusso della situazione umanitaria in Terra Santa in seguito al conflitto in corso e degli interventi della rete Caritas in favore della popolazione di Gaza e della Cisgiordania. Caritas Italiana ha assicurato il suo sostegno tecnico e finanziario agli operatori di Caritas Gerusalemme che ormai da cinque mesi assistono la popolazione sia a Gaza City sia a Rafah e Khan Yunis.
A Gaza in questa fase l’aiuto è concentrato nell’assistenza medica e psicologica (soprattutto ai bambini) e nella distribuzione di generi di prima necessità, attraverso i centri operativi Caritas allestiti a Gaza City e a Rafah. Sono riprese le attività di animazione e riabilitazione psicologica per bambini, dopo l’interruzione dovuta all’epidemia di Epatite B.
“Caritas Gerusalemme è una delle tre organizzazioni umanitarie ancora attive nel Nord della Striscia di Gaza”, ha raccontato Anton Asfar. “Fino ad oggi, nonostante le enormi difficoltà e i lutti che abbiamo subito, siamo riusciti a fornire l’assistenza di base alle 830 persone accolte nelle due parrocchie di Gaza City, ma a breve finiremo le scorte e senza un cessate il fuoco non ci sarà più da mangiare, è una situazione gravissima”.
Nel corso della riunione si è ipotizzato anche un piano di interventi di lungo periodo, che oltre all’assistenza umanitaria dovrà garantire un percorso di riabilitazione economica e sociale, sia a Gaza che in Cisgiordania, senza dimenticare le situazioni di marginalità in Israele. Si lavora anche a un piano di interventi di pace e riconciliazione tra la popolazione israeliana e palestinese, entrambe vittime da troppo tempo di una violenza che non ammette giustificazioni.
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È possibile contribuire agli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario specificando nella causale “Emergenza Terra Santa” tramite:
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 24 C 05018 03200 00001 3331 111
• Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT 66 W 03069 09606 100000012474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT 91 P 07601 03200 000000347013
• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063 119
Aggiornato il 6 Marzo 2024