11 Luglio 2025

Secoli bui a chi?

Quando I giovani riscoprono la storia e la trasformano in cittadinanza attiva: il progetto “Secoli bui a chi?”, l'esperienza di YOUngCaritas Pavia quando non era ancora YOUngCaritas

Lo scorso anno scolastico, durante un laboratorio di cittadinanza attiva, è stato proposto in una classe del Liceo A. Cairoli di Pavia. Abbiamo diviso i gruppi di studenti in “assessorati” che avrebbero dovuto poi occuparsi di proporre iniziative per la città.

Il gruppo che impersonava l’assessorato alla cultura ha proposto l’idea di scrivere, a più mani insieme ad altri studenti, un libro sul tema della Pavia Longobarda.

In quel momento non eravamo ancora una YOUngCaritas, ma siamo stati colpiti dell’idea di questi ragazzi ed abbiamo deciso di portar avanti questo progetto con loro.

Quando abbiamo aderito alla rete, ci siamo resi conto di come rientrasse pienamente nello spirito di YOUngCaritas. Ed è diventato il primo progetto in questa nuova avventura.

Il percorso non è stato breve: ci sono voluti mesi di lavoro, incontri, ricerche e tanta energia. Hanno partecipato otto classi seconde dei licei Linguistico, Scienze Umane e Scienze Economiche. Ognuna ha approfondito un diverso tema legato all’epoca longobarda: dalla vita quotidiana dei popolani ai viaggi dei sovrani, dai miti alle fonti storiche.

Ogni classe ha scelto due rappresentanti per far parte del gruppo editoriale, una piccola redazione che si è incontrata durante l’anno per coordinare il lavoro e prendere decisioni condivise. Un vero e proprio esercizio di democrazia e responsabilità.

Il risultato? Un libro corale, appassionato e curato: “I Longobardi: tra mito e realtà. Storie di sovrani, viaggi e popolani”, il frutto di un lavoro collettivo che ha mescolato ricerca storica, scrittura creativa e cittadinanza attiva.

Il libro è stato presentato ufficialmente lo scorso 21 maggio, durante una conferenza che ha riunito circa 170 studenti. Ospite d’onore: Matteo Rubboli, fondatore di Vanilla Magazine, che ha dialogato con i ragazzi sul potere delle storie e sull’importanza della divulgazione culturale.

Durante l’evento, gli studenti hanno avuto modo di raccontare il loro lavoro non solo al relatore, ma anche agli assessori del Comune di Pavia, dimostrando una maturità e un entusiasmo che ci hanno emozionato.

Questo progetto è la prova che quando si dà fiducia ai giovani, loro sanno trasformarla in impegno, creatività e bellezza.

E che la scuola, se vuole, può essere molto più di un’aula: può diventare uno spazio vivo, dove la storia si intreccia al presente e aiuta a costruire il futuro.

«Un libro scritto dai ragazzi per i ragazzi – spiega Riccardo, studente di scienze umane – in modo semplice ma non superficiale. È la storia del popolo longobardo raccontata addentrandosi anche in un’ottica di tradizioni e quotidianità di questa gente che è venuta a far fortuna nella nostra terra».

«Questo progetto ha stimolato i ragazzi alla collaborazione ed all’ interesse per il lavoro dell’altro. Durante l’anno si sono impegnati gli uni per gli altri ed è stato bello per chi ha proposto il progetto lo scorso anno vederlo realizzato per davvero», il commento fatto dalla professoressa referente del progetto.