03 Giugno 2025

Manioca e buone pratiche alimentari

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AFRICA

GUINEA CONAKRY | Incremento della produzione di manioca e patate

L’agricoltura in Guinea occupa più dell’80% della popolazione, soprattutto femminile. Con questo progetto la Caritas di Gueckedou intende migliorare la situazione economica e la sicurezza alimentare di 60 donne dei distretti di Tolobegou e Tekoulo, tutte piccole produttrici e/o trasformatrici di manioca e patate. Sotto la guida e la supervisione della Caritas di Gueckedou, le 60 donne beneficiarie saranno divise in sei gruppi. Ogni gruppo parteciperà a una formazione sulle tecniche di produzione, trasformazione, conservazione e commercializzazione di manioca e patate. Sarà dedicato del tempo anche alla formazione sulle buone pratiche alimentari e nutrizionali. A seguire i gruppi lavoreranno un terreno di sei ettari dove saranno installate sei motopompe per l’irrigazione e metteranno in pratica le tecniche apprese, con gli attrezzi necessari acquistati (vanghe, carriole, secchi ecc.). È inoltre prevista una campagna di sensibilizzazione della popolazione sull’importanza di integrare il regime alimentare con la manioca e le patate.

  • Costo: 4.700 euro | Causale MP 67/25 GUINEA CONAKRY

RWANDA | Ristrutturazione del reparto maternità del Centro della Salute

Il Centro della Salute di Ruramba, costruito nel 1984, serve una popolazione di 22.058 persone, tutte provenienti dalle aree rurali. È monitorato dalla Diocesi di Gikongoro e offre tutti i servizi di base. Attualmente dispone di 18 posti letto di osservazione: 8 posti letto per l’unità di donne e bambini, 4 per gli uomini, 5 per la maternità e 1 riservato alla sala privata. Gli edifici rimangono insufficienti, stretti e necessitano di ristrutturazione. L’assenza di un reparto maternità secondo le norme impedisce la corretta esecuzione delle cure (c’è solo una stanza per le donne in travaglio e per le neomamme). La Diocesi di Gikongoro propone questo progetto per sviluppare il reparto maternità installando i servizi igienici al suo interno e riabilitando le stanze per rendere più efficienti i servizi di consulenza prenatale, parto e vaccinazione. Ciò avviene nell’ambito di tutelare la salute materna e infantile. I beneficiari diretti di questo microprogetto sono le donne in età fertile (in media all’anno quasi 900 donne si servono dei servizi del reparto maternità) e i bambini al di sotto dei due anni.

  • Costo: 3.910 euro | Causale MP 40/25 RWANDA

TANZANIA | Installazione di pannelli solari per pozzo d’acqua

La richiesta di finanziamento proviene dalle Suore Benedettine Camaldolesi del Monastero di S. Caterina, che operano nel villaggio di Kambi ya Nyoka. Questo villaggio, situato vicino all’area protetta di Ngorongoro, è molto povero. La popolazione soffre soprattutto la carenza di acqua che però non può prendere dall’area protetta in quanto interdetta ai locali. Le suore hanno un pozzo che fornisce acqua potabile alla scuola da loro gestita (1.200 bambini), alla comunità e alle suore. Il problema è che il pozzo opera con l’energia elettrica che, oltre a essere molto costosa, è spesso instabile, quindi non sempre è possibile il riempimento delle cisterne. L’obiettivo del microprogetto è un approvvigionamento idrico affidabile e sostenibile mediante l’installazione di pannelli solari per pompare l’acqua nelle cisterne, riducendo gli elevati costi dell’elettricità sostenuti e migliorare l’igiene e la sanità dei bambini della scuola e dell’intera comunità.

  • Costo: 4.650 euro | Causale MP 48/25 TANZANIA

ASIA

INDIA | Allevamento di capre

La DMSSS, organizzazione sociale senza scopo di lucro che opera nella Diocesi di Dindigul, si adopera costantemente per aiutare le persone più vulnerabili. Questa organizzazione è venuta in contatto con diverse giovani vedove di età compresa tra i 25 e i 40 anni, che affrontano quotidianamente innumerevoli difficoltà per la sopravvivenza delle rispettive famiglie. Queste vedove sono socialmente ed economicamente molto povere e provengono da una casta molto bassa della società, senza altri mezzi e fonti di reddito. Essendo vedove, non sono accudite né dai genitori né dalle famiglie dei mariti, quindi costrette a vivere una vita dura e letteralmente alla giornata. La DMSSS gestisce anche un Centro di consulenza familiare, che ha tra gli obiettivi quello di conciliare problemi coniugali, prematrimoniali ed extraconiugali. Durante la loro visite di studio sul campo, gli operatori hanno identificato 76 vedove nella regione di Dindigul e, tra loro, 40 vedove nella fascia di età compresa tra i 25 e i 40 anni sono state trovate in condizioni socioeconomiche disperate. Le 40 donne identificate non hanno realmente alcun sostegno, né beni propri e devono lavorare sodo per guadagnare qualcosa. Generalmente si occupano di agricoltura ma la coltivazione è stagionale e gli impieghi come braccianti nei terreni agricoli con salari giornalieri magri sono disponibili solo per pochi mesi all’anno. La DMSSS si è posta l’obiettivo di creare un’adeguata occupazione autonoma tramite l’allevamento di capre. Le attività previste saranno: formare sul metodo scientifico e redditizio dell’attività di allevamento di capre; distribuire due capre a ogni vedova; condurre regolarmente il monitoraggio sull’attività.

  • Costo: 4.700 euro | Causale MP 54/25 INDIA

UNO DEI MICROPROGETTI REALIZZATI: MP 19/25 | CAMBOGIA | Arredi per due biblioteche scolastiche

Una delle due biblioteche | Sopra: Han; sotto (a destra): Sreyneang

Nel 1998 i Padri Maristi fondano una scuola elementare per bambini con disabilità, trascurati dal sistema pubblico educativo. Il progetto “Lavalla” (così il nome della scuola) con gli anni si amplia e una scuola superiore viene affiancata alla scuola elementare.

I ragazzi, finite le elementari, non vengono abbandonati ma accompagnati nel loro percorso successivo nella scuola pubblica, sostenuti da una struttura di accoglienza.

Il microprogetto ha permesso di arredare due differenti biblioteche destinate agli studenti: una nella scuola elementare, l’altra nella scuola degli studenti più grandi.

Han ha 16 anni, frequenta la 5ª elementare e si muove su una sedia a rotelle: «È bellissima la nuova biblioteca, gli scaffali e anche i nuovi arredamenti. Ma, per me, la cosa più importante è che mi muovo all’interno con la sedia a rotelle senza dover chiedere aiuto a qualcuno: posso raggiungere i libri da sola».

Sreyneang, già alle superiori, aggiunge: «Ho più voglia di studiare e si studia meglio in un ambiente luminoso dove i libri sono ordinati, i divani e le sedie sono comode. Prima preferivo studiare in camera, da sola. Ma qui possiamo stare insieme, fare gruppi di studio».