La forza delle migrazioni

Quest’anno la Carta di Leuca ha preso forma attraverso l’incontro di idee tra giovani. Tutto è cominciato lo scorso 9 luglio, quando i ventiquattro ragazzi impegnati nel Servizio Civile Universale presso la sede della Caritas diocesana di Ugento – Santa Maria di Leuca hanno incontrato i ventuno corsisti del CIHEAM, l’istituto di alta formazione agroalimentare con sede a Tricase Porto, avamposto strategico sul Mediterraneo. All’incontro hanno preso parte anche cinque studentesse della Scuola di Economia di Lione, in Italia per studiare l’impatto della Fondazione Mons. Vito De Grisantis – braccio operativo della Caritas diocesana – sul territorio.
Questo documento contiene l’impegno a diventare ed essere fautori e custodi di nuovi cambiamenti. Promotori di pace in tempi di guerra. Parte dal rifiuto di ogni forma di violenza e altra forma di razzismo e discriminazione.
Un atto di contrasto all’odio digitale e alla disinformazione.
Un gesto d’amore verso la cultura universale intesa come ponte tra i popoli, a tutela dei diritti umani, per la valorizzazione delle identità e delle radici. Tra i pilastri di Carta di Leuca ci sono delle aperture al mondo: accogliere lo straniero, riscoprendo l’umanità spesso smarrita dietro slogan e appartenenze; collaborare, riconoscersi, confrontarsi oltre le differenze e nonostante le differenze, perché il cambiamento possa essere duraturo e autentico.

Verso l’alba di Pace con gli occhi aperti su Gaza
Quest’anno il programma si sviluppa intorno al tema delle migrazioni, mantenendo però lo sguardo sempre rivolto a Gaza. Nella notte tra il 13 e il 14 agosto, intorno all’una del mattino, si terrà un momento di preghiera sulla tomba del venerabile don Tonino Bello, vescovo della pace e della prossimità, che ha saputo unire il Vangelo alla vita, restituendo dignità agli ultimi.
Alle ore 2.00 è prevista la partenza verso il Santuario di Leuca, in cammino verso un’alba di pace. Un corridoio umano di giovani percorrerà la Via Francigena insieme al vescovo mons. Vito Angiuli e a tutti coloro che decideranno di unirsi al pellegrinaggio. Alle ore 4.00 è prevista una sosta presso i Padri Trinitari di Gagliano del Capo, per poi riprendere il cammino e giungere ai piedi del Santuario mariano intorno alle ore 06.30. La proclamazione di Carta di Leuca – La forza delle migrazioni, alle ore 7.00 seguirà la celebrazione della santa messa.
Sarà un’occasione per incontrare le istituzioni e i sindaci del Capo di Leuca, per ribadire insieme che “le migrazioni sono una benedizione per i popoli che accolgono”. Tra gli ospiti attesi quest’anno mons. Bruno Varriano, vescovo Latino del Patriarcato di Gerusalemme con sede a Cipro e online ci raggiungerà mons. Alexis Leproux, segretario generale del Coordinamento Ecclesiale del Mediterraneo, responsabile di MED 25 – Bel Espoir e vicario per il Mediterraneo dell’Arcidiocesi di Marsiglia. Sarà la comunità di Specchia, rappresentata dal sindaco Anna Laura Remigi, a donare l’olio per la lampada della pace, che brillerà tutto l’anno davanti a Maria de Finibus Terrae.
Le parole del vescovo
“La Carta di Leuca – afferma monsignor Vito Angiuli, vescovo della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca – è un’iniziativa promossa dalla Fondazione di partecipazione Parco Culturale Ecclesiale Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae. Una mano tesa all’abbraccio fraterno, un’esperienza che risveglia i desideri più autentici dell’uomo e invita ciascuno a non arrendersi alle chiusure, ma a osare la convivialità di volti rivolti, che si riconoscono amici. È una profezia che germoglia in questa terra semplice e povera, in comunità umili e operose, ma che vogliono coinvolgere uomini e donne di buona volontà, perché la convivialità sia possibile; è un cammino condiviso. La convivialità è possibile ed è il futuro dell’umanità riconciliata da ogni conflitto”.

Una Chiesa disarmata e disarmante
Sostenuta dai fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, la Carta di Leuca è tra le esperienze più significative di dialogo interculturale e interreligioso nel Mediterraneo. Promossa dalla Fondazione “De Finibus Terrae”, parte della rete Focsiv (Federazione degli Organismi di Volontariato Internazionale di Ispirazione Cristiana). Nasce da un impegno costante e duraturo della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca che, insieme agli uffici Caritas diocesana, servizio di Pastorale Giovanile e ufficio Migrantes, genera reti tra giovani provenienti da ogni parte del mondo con fedi, culture e lingue diverse, tutti in cammino verso la pace.
Non una pace astratta o retorica, ma concreta, costruita attraverso l’ascolto, il confronto, fatica e autentico incontro.
Le sue radici affondano nel pensiero profetico di don Tonino Bello, vescovo pugliese dalla parola gentile e dallo sguardo scomodo, capace di denunciare l’ingiustizia e proporre un’alternativa credibile: la convivialità delle differenze.
Siamo giunti alla nona edizione, ogni edizione è un intreccio di storie, volti, sogni e domande, un mosaico vivo fatto di laboratori, riflessioni, testimonianze, preghiere, silenzi, sorrisi e lacrime. Da questo intreccio nasce ogni anno un testo: la Carta di Leuca, una dichiarazione di intenti, un appello ai popoli e ai governi per trasformare il Mediterraneo da confine a culla di civiltà e fraternità.
Al cuore del progetto c’è sempre l’insegnamento di don Tonino Bello, uomo di pace e di speranza concreta. La sua visione di una Chiesa disarmata e disarmante.
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- Il meeting potrà essere seguito in diretta su radiodelcapo.it a partire dalle ore 7.00
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Aggiornato il 10/08/25 alle ore 07:45