Piccoli cammini di Pace

L’iniziativa “Passi di pace”, che si è svolta nel pomeriggio di domenica 26 gennaio, è nata dalle celebrazioni del centenario della nascita di Santa Bertilla e promossa dalla Caritas parrocchiale di Brendola, Diocesi di Vicenza. Un momento della e per la comunità, che, con il patrocinio del Comune, ha coinvolto gruppi, associazioni, scuole, movimenti e persone di altre fedi in un percorso di conoscenza e di pace.
Le tappe hanno toccato punti significativi del centro di Brendola, ai piedi dei Colli Berici, occasioni per parlare di esperienze concrete di pace che questi angoli della cittadina rappresentano.
La camminata è partita dal monumento ai caduti di Nassiriya, dove i tragici, noti eventi e la missione di pace per la quale i carabinieri erano stati inviati in quella regione sono stati raccontati da alcuni genitori dei bambini della scuola primaria.

Poi la sosta davanti al monumento ai donatori di sangue: qui è stata raccontata l’esperienza di inclusione che i donatori di sangue hanno vissuto con la Comunità indiana di fede Ravidass.

Si è dunque entrati nel Palazzetto dello Sport, dove un rapper, Caleb, che da molti anni vive a Brendola ma è originario della Costa d’Avorio, ha cantato una canzone che sottolinea il dramma di tante persone costrette a lasciare la propria vita e pezzi della famiglia per sopravvivere.
Sempre nel Palazzetto è stata proiettata la video-testimonianza dell’abbraccio tra un palestinese e un israeliano che hanno perso le loro famiglie a causa della guerra e si è ascoltato un messaggio del Papa. Il tutto accompagnato dalle coreografie dei ragazzi delle scuole.

Grazie anche proprio al lavoro fatto dai bambini delle scuole primarie e dalle loro insegnanti – coreografie, poesie, letture – tutto domenica scorsa a Brendola parlava di pace. Vista soprattutto con gli occhi dei bambini.


L’incontro è terminato con la presentazione del “Dado della pace”, strumento che vuole essere un invito a intraprendere azioni di pace negli ambienti in cui viviamo. Si ispira ai punti della spiritualità di Chiara Lubich.

A concludere la giornata, tanta cioccolata preparata dal gruppo di volontari dell’Operazione “Mato Grosso”, che svolgono attività per e in America Latina, e del tè portato dalla comunità Ravidassia.
Il pomeriggio di cammino attraverso i luoghi della pace ha trasformato il piccolo paese in uno spazio di condivisione e riflessione. Le coreografie, le canzoni, le letture hanno intrecciato sensazioni ed emozioni, invitando tutti i partecipanti a riscoprire il valore della bellezza che nasce dal dialogo e dall’armonia con il territorio.
Un’iniziativa semplice e significativa, che ha celebrato la pace non solo come assenza di conflitto, ma come presenza di legami umani autentici e di momenti condivisi.
La comunità, unita nei passi, nelle parole e nella musica, ha dimostrato che il cammino verso la pace inizia da gesti piccoli e sentiti.
