20 Maggio 2025

Uno sguardo di speranza

Siamo tutti chiamati a trasformare le fragilità in occasioni di incontro

“Uno sguardo di speranza” .pdf
da “Spuntava il sole. L’alba dell’incontro con il fratello” suor Benedetta Rossi .pdf

Durante questo Giubileo siamo invitati a camminare nella speranza e a lasciare tracce, semi di speranza lungo il cammino. Ogni pellegrino che percorre a piedi un itinerario lascia dietro di sé delle orme, imprime tracce nel terreno della storia e dell’umanità. 

Siamo anche consapevoli che non si può lasciare ciò che non si possiede, né seminare ciò che non si ha. Queste tracce o semi diventano allora motivo di conversione personale: per accogliere, con la grazia di Dio, ciò che ancora non possediamo, nel desiderio di non trattenerlo per noi stessi, ma di offrirlo agli altri. 

L’esperienza di Pietro e Giovanni narrata negli Atti degli Apostoli (3,1-10) evidenzia questo passaggio: è l’annuncio stesso che trasforma la paura, nata dall’essere rinchiusi nel cenacolo, in coraggio nel compiere gli stessi gesti del Maestro. 

Il brano ci guida lungo un percorso di relazione e di compassione, evidenziando come lo sguardo di Pietro rappresenti il primo passo verso un incontro autentico, che va oltre la semplice carità materiale. La vera condivisione implica non solo il dono di ciò che si possiede, ma anche l’assunzione dello stesso stato e della stessa condizione dell’altro, abbandonando ogni pretesa di superiorità. 

La condivisione autentica è veicolo di una vera e propria resurrezione, capace di suscitare meraviglia e stupore, rivelando la presenza di Dio nei gesti di fraternità. La relazione è trasformativa, sorgente di speranza e di rinascita per il proprio fratello. 

Tutti, così come i discepoli, siamo chiamati a trasformare le fragilità in occasioni di incontro e di misericordia, rivelando così il volto più profondo della comunità cristiana. 

Seguendo l’esempio di Gesù, con coraggio, camminiamo per le vie del mondo portando a tutti un messaggio di speranza: sarà questo a convertire la nostra vita, affinché possiamo compiere gli stessi gesti del Maestro.

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Aggiornato il 20/05/25 alle ore 12:04