Praticare la giustizia, custodire il perdono
Il 20 settembre si celebra il Giubileo degli operatori di giustizia, una giornata dedicata a chi – avvocati, magistrati, giudici e professionisti del diritto – si confronta ogni giorno con la responsabilità di tutelare i diritti e la dignità delle persone. Quando si parla di giustizia, non è mai qualcosa che riguarda solo le aule di tribunale: anzi, giornate come questa, possono diventare un momento di riflessione per le comunità sul senso autentico di giustizia.
“Ogni comunità può diventare una casa della pace, dove si impara a disinnescare le ostilità attraverso il dialogo, dove si pratica la giustizia e si custodisce il perdono”,
ha ricordato papa Leone ai vescovi italiani lo scorso giugno. Parole che invitano a trasformare la giustizia da norma astratta a gesto concreto di vicinanza, carità e solidarietà, soprattutto verso i più deboli.
Sono molti gli operatori e i volontari che, in Caritas, scelgono di mettere le proprie competenze in materia giuridica al servizio dei più vulnerabili, di tutte le persone che altrimenti non avrebbero la possibilità di far valere i propri diritti.
L’avvocato Gabriella Serra, referente dello Sportello legale della Caritas diocesana di Cagliari, ha iniziato questo percorso nel 2008, quando lo sportello esisteva già da diversi anni, nato grazie ad un’intuizione di due avvocati volontari del centro d’ascolto Caritas, che si accorsero di come molte delle persone che chiedevano aiuto avessero problemi di natura legale.
Da allora il progetto ha preso vita: inizialmente, gli avvocati che prestavano servizio lì facevano dei turni per coprire i giorni di ricevimento in Caritas dove aspettavano le persone. Ad oggi, c’è un vero e proprio “studio legale”, che riceve su appuntamento tre volte a settimana, nel quale sono impegnati Gabriella, avvocato e referente del servizio; due collaboratori volontari, che sono due ex magistrati in pensione; e infine due avvocati civilisti che collaborano saltuariamente con lo sportello per alcuni casi.
Sono proprio i volontari che mandano avanti tutto il lavoro dello Sportello legale. Come ci ha raccontato Gabriella, “Anche nei momenti di stanchezza estrema continuo, perché svolgo questo lavoro pensando al rispetto della dignità umana e dei diritti, facendo miei i bisogni altrui”.
Gli avvocati offrono delle consulenze gratuite che spaziano dal diritto civile al penale: questioni familiari e su minori, separazioni, sfratti, situazioni debitorie. Nei casi più complessi, quando non è possibile ricorrere ad una via extragiudiziale, le persone vengono indirizzate a professionisti esterni. Lo sportello non si limita ad offrire un supporto tecnico, ma offre anche assistenza per comprendere e trovare soluzioni a problemi di natura giuridica che si trovano a dove affrontare delle persone che spesso – a causa della loro condizione sociale o, per lo più, economica – non riuscirebbero a risolvere.
“Il nostro compito è aiutare chi non può permettersi un avvocato, così da proteggerlo da abusi e ingiustizie”, ci ha raccontato Gabriella; per lei, la professione legale vissuta in Caritas non è solo difesa tecnica dei diritti, ma si innesta su una dimensione più profonda: “L’accompagnamento che faccio con le persone lo faccio con Dio. Il mio lavoro lo svolgo sempre con qualcosa in più, con attenzione verso il prossimo, soprattutto verso i più deboli, con l’obiettivo di creare comunione e solidarietà”.
Rendere la giustizia accessibile a tutti, seguendo l’esempio di Gabriella e di tanti operatori e volontari, ci permette di aiutare chi altrimenti resterebbe escluso. Il Giubileo degli operatori di giustizia è un’occasione per ricordarci che la legge non può limitarsi solo a regolare i conflitti, ma deve farsi strumento di inclusione e di tutela della dignità di ciascuno.
Lo Sportello legale della Caritas di Cagliari è un esempio concreto di competenze professionali messe a disposizione dei più vulnerabili, tempo donato, ascolto attento, accompagnamento rispettoso. La giustizia, così, si intreccia con la carità, diventa prossimità, diventa speranza.
Aggiornato il 18/09/25 alle ore 12:46

