04 Ottobre 2023

A Bologna c’eravamo anche noi!

Anche quest'anno YOUngCaritas è intervenuta al Festival della Partecipazione (22-24 settembre): un appuntamento all’insegna della collaborazione fra enti e associazioni, dibattito pubblico, responsabilità collettiva

Da due anni a questa parte, YOUngCaritas interviene al Festival della Partecipazione: un appuntamento all’insegna della collaborazione fra enti e associazioni, dibattito pubblico, responsabilità collettiva. Quest’anno si è tenuto dal 22 al 24 settembre a Bologna.

Tre giorni di seminari, laboratori, incontri formativi, dibattiti; tutti volti al consolidamento di uno spazio generativo, inclusivo, nel quale condividere le principali esperienze di partecipazione civica e proposte di cambiamento. L’obiettivo è quello di promuovere nuovi modelli sociali, economici e ambientali per un futuro più sostenibile. E, dal momento che cambiare il presente per un futuro migliore spetta, certo, a tutti, ma ancor più ai giovani, noi di YOUngCaritas non potevamo mancare, insieme a Caritas Bologna e Caritas Reggio Emilia – Guastalla.

Sabato 23 settembre pomeriggio, nell’ambito dell’evento “Spazi giovani. Partecipazione e povertà giovanile”, sono stati presentati i risultati di una

INDAGINE SUL TEMA DELLA PARTECIPAZIONE GIOVANILE

Si trattava di un questionario distribuito prevalentemente in realtà associative e volontaristiche, a giovani dai 14 ai 29 anni. Si chiedeva ai ragazzi quanto si sentissero coinvolti, quanto fosse importante per loro partecipare e in che ambito preferissero farlo, cosa li limitasse eventualmente nella partecipazione, quanto fossero informati su iniziative realizzate nella loro città. Il questionario, tutto sommato, ha dato esiti positivi.

Sono intervenuti: Gennaro Pagano, coordinatore del Patto educativo per Napoli, Benedetta Fabietti della nostra équipe YOUngCaritas e Gloria Bonora di Caritas Bologna, referente del progetto “Un tempo per voi”. Moderatori dell’incontro: Gianluigi Chiaro (Caritas Bologna) e Andrea Gollini (vicedirettore con funzioni di direttore ad interim della Caritas diocesana di Reggio Emilia – Guastalla). L’incontro si è concluso con un intervento di Stefano Laffi, sociologo, ricercatore, tra i fondatori di Codici Ricerca e Intervento.

Benedetta Fabietti (YOUngCaritas) al microfono durante il suo intervento

Gennaro, anche grazie alla sua esperienza di educatore nel carcere di Nisida, ha focalizzato l’intervento sul bisogno di appartenenza dei giovani e su come le istituzioni, perdendo credibilità, indirettamente rafforzino quelle malavitose che costituiscono veri e propri governi organizzati, in cui i giovani ricoprono un ruolo fondamentale.

Noi di YOUngCaritas abbiamo offerto i seguenti spunti di riflessione: l’importanza di sentirsi invitati, la necessità di alleanza intergenerazionale per una partecipazione che cambi realmente il mondo,

il coraggio di farsi avanti nonostante insicurezze e paure, la soddisfazione che fare il bene lascia nel cuore, l’imprescindibile esigenza per la Chiesa di uscire e abitare il mondo, nuovi spazi.

Gloria Bonora ha presentato la realtà di “Un tempo per voi”: progetto diretto a giovani dai 18 ai 25 anni che prevede sei mesi di tirocinio retribuito in attività caritative e oratoriali, per riscoprire la carità sociale, i valori del bene comune, della pace, della solidarietà, della mondialità, della giustizia sociale, della corresponsabilità, della cittadinanza attiva, dell’impegno politico e sindacale.

Stefano Laffi ha concluso l’incontro con una riflessione generale sul senso della partecipazione giovanile nella società e su come i giovani percepiscano il concetto di “impegno”, non sempre in modo positivo; piuttosto con un senso di pesantezza. La società diventa sempre più fluida e le realtà associative hanno il doppio compito di rendere le esperienze di volontariato sia delle parentesi felici nella vita dei giovani che dei posti sicuri in cui poter prestare continuativamente servizio. Questo perché per motivi universitari, lavorativi, sociali e relazionali, i giovani si spostano spesso ed è giusto che comunque non rinuncino a ritagliarsi questo tempo che fa bene a loro e agli altri.

In ultimo, si è ragionato insieme, stimolati da alcune domande, sui concetti preziosi di “servizio”, “cura” e “solitudine” che ogni relatore ha analizzato secondo il suo vissuto e le sue esperienze compiute nelle realtà di appartenenza.