Da dove partire?
“Da dove partire?” non è sempre la domanda corretta da porsi. Se si ha voglia di viaggiare, contano davvero la partenza e l’arrivo? L’essenziale sono buone gambe, sguardo aperto e cuore grande. Chi è giovane lo sa. È con questo ardente entusiasmo, germogliato in particolare dall’ultimo Convegno nazionale delle Caritas diocesane a Salerno, che i giovani di YOUngCaritas hanno deciso di iniziare a “incontrarsi”, per il momento virtualmente, in attesa di ritrovarsi in un abbraccio comune, segno di una Chiesa che non finisce con il finire di una generazione, ma che prende il buono, semina e rinasce sempre nuova, testimone dell’amore di Dio che c’è nel mondo.
Venerdì 9 giugno erano circa trenta le YOUngCaritas connesse da ogni parte d’Italia a una stanza virtuale che è più di un appuntamento: è il primo di tanti altri. Ma si sa, il primo appuntamento è sempre un grande punto interrogativo. Un punto di domanda, come le tante che hanno abitato quell’oretta insieme.
Prima di sciogliere le briglie alla curiosità, Luca di Caritas Lodi ha ribadito ciò che YOUngCaritas si propone di essere: una rete di cui tutti i partecipanti siano nodi fondamentali e virtuosi, una rete da cui lasciarsi sorreggere, una rete per “catturare” talenti, una rete a cui aggrapparsi nei momenti difficili.
Come quello che Marta e Barbara di Caritas Faenza-Modigliana hanno decisamente attraversato nei giorni scorsi a causa dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, ponendola in uno stato di emergenza. «Metterci il piede dentro», raccontava Marta, diventa, per i giovani, un modo per toccare realmente le cose che spesso vengono loro solo raccontate.
«Sfruttare momenti di emergenza e non disperdere energie – aggiunge Barbara – è diventata l’occasione, nella fatalità, di aggregare giovani che spesso la società definisce come assopiti e privi di ogni entusiasmo e che noi abbiamo invece visto attori di cambiamento e sostegno».
E allora, ci si è immediatamente chiesti se, fra gli obiettivi di YOUngCaritas, un domani possa esserci proprio quello di formare alle emergenze, posto che è fra i punti salienti dell’attività di Caritas contenuti nel suo Statuto. Se n’è discusso con Silvia Sinibaldi, vicedirettrice di Caritas Italiana, con un lungo e appassionato trascorso in Caritas Europa. Pareri contrastanti sono emersi su questo. In particolari zone d’Italia, con trascorsi emergenziali importanti, nel tempo si è imparato che è fondamentale avere un piano strategico di risposta in caso di catastrofi e, dunque, YOUngCaritas potrebbe apparire come un tentativo di sostituirsi a ciò che già c’è. In realtà, l’“accompagnamento” è fra le quattro stelle polari del manifesto YOUngCaritas: un’alleanza intergenerazionale che si amalgama in un’armonia perfetta fra esperienza e innovazione.
Alla base di Caritas c’è l’ascolto e questo potrebbe diventare il contributo fondamentale dei giovani di Caritas da portare nell’emergenza. Anche perché, come sta succedendo sempre a Faenza – dove è stato allestito dalla Caritas un centro operativo per rispondere alle tante richieste legate all’emergenza nei diversi territori diocesani della Romagna – quando i riflettori iniziano a spegnersi, i bisogni continuano e in quel momento Caritas è in grado di portare avanti azioni di prossimità e solidarietà proprio grazie alla sua preziosa rete di volontari.
Per questo motivo la YOUngCaritas di Faenza-Modigliana invita le altre YOUngCaritas ad attivarsi con gruppi giovani che hanno voglia di mettersi in gioco sui territori colpiti per essere vicini alle tante persone segnate dall’alluvione e che ancora sono in situazioni precarie e di difficoltà. Il modo per attivarsi è semplice, basta compilare questo modulo con tutte le informazioni richieste oppure inviare una mail a caritasfaenzasosalluvione@gmail.com
A conclusione dell’appuntamento, è stato dedicato uno spazio alle riflessioni, domande, testimonianze di chiunque desiderasse condividere un po’ di sé e della sua YOUngCaritas, nascente o avviata che fosse.
Che dire? Il primo appuntamento sembra essere andato a meraviglia. Non vorremmo correre troppo, ma qui sembrano esserci proprio i presupposti per una storia seria.
È con entusiasmo che vi comunichiamo che ogni primo venerdì del mese dalle ore 9:00 ci troverete online. Per partecipare basta chiedere il link a youngCaritas@caritas.it
Noi vi aspettiamo, non vorrete mica darci buca?
Un affettuoso saluto
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*membri dell’équipe della rete nazionale YOUngCaritas