Non stanchiamoci di fare il bene
Non stanchiamoci di fare il bene, verso tutti. La Quaresima – sottolinea papa Francesco – «ci invita alla conversione, a cambiare mentalità, così che la vita abbia la sua verità e bellezza non tanto nell’avere quanto nel donare, non tanto nell’accumulare quanto nel seminare il bene e nel condividere».
È dunque tempo propizio per stare sempre più accanto ai più piccoli e indifesi, agli abbandonati e ai disprezzati, a chi è discriminato ed emarginato. Si tratta di un impegno che, con la guida dello Spirito, può cambiare le vita di ciascuno di noi e delle nostre comunità e rendere la nostra Chiesa capace di incontrare le periferie esistenziali dell’uomo. Si tratta di una porta girevole, in cui le persone che entrano possono sperimentare accoglienza, ascolto, misericordia, perdono e trovare il coraggio per riprendere il cammino, a volte molto duro e faticoso, della vita. Ma anche di una porta da cui si esce: non per fuggire, ma per incontrare le persone là dove si trovano, specialmente quelle più in difficoltà.
Siamo dunque chiamati a essere segno: segno di un bisogno di cui magari nessuno si accorge, di un impegno che pochi vogliono assumersi, di un amore che non fa calcoli.