Pasqua, invito a mettersi in cammino
I racconti della Resurrezione trasmettono una particolare tensione al movimento, richiamano spesso all’esigenza di tradurre la passione e la gioia del cuore in azioni concrete.
Maria di Magdala va di buon mattino, corre da Simon Pietro e anche questi corre, insieme a Giovanni, verso il sepolcro (Gv 20); le donne corsero a dare l’annuncio ai discepoli (Mt 28); «fuggirono via dal sepolcro» (Mc 16).
La Pasqua ci invita a metterci in cammino, a guardare al futuro con occhi nuovi, a lasciare che la gioia di Cristo Risorto guidi i nostri passi e ispiri le nostre azioni. Papa Francesco ci ricorda che «la gioia cristiana è la pace. La pace che c’è nelle radici, la pace del cuore, la pace che soltanto Dio ci può dare. Questa è la gioia cristiana».
La Resurrezione di Cristo è la vittoria definitiva sulle tenebre e sulla morte, la certezza che anche nei momenti più bui la luce della speranza non viene mai meno. I cristiani, allora, nel celebrare la Pasqua, sono chiamati a rispondere alla loro vocazione essenziale: essere la comunità del Risorto.
Siamo chiamati a costruire il vivere insieme fraternamente, a costruire sentieri di pace, per essere lievito e segno all’interno della società nelle sue diverse espressioni, seguendo le parole e l’esempio del Maestro: «Vi riconosceranno che siete miei discepoli se vi amerete gli uni gli altri» (cf. Gv 13,34-35).
*direttore di Caritas Italiana