Tratta di esseri umani: una piaga ancora attuale

La cronaca, ormai, ci dà testimonianza quotidiana del fenomeno. La piaga della schiavitù affligge ancora il mondo contemporaneo, nonostante le grandi conquiste sociali e politiche degli ultimi due secoli e l’esistenza di leggi che in quasi tutti gli Stati vietano e puniscono espressamente il commercio degli schiavi e la tratta di persone, definita oggi come la “nuova schiavitù”. Franco Lumachi Le politiche per il contrasto della tratta degli esseri umani (Aracne, pagine 120).
La tratta, o traffico di esseri umani, è un fenomeno illegale molto esteso, a carattere trans-nazionale, in continua crescita, gestito da organizzazioni criminali particolarmente violente. Inizialmente non collegate tra loro, negli ultimi anni si sono specializzate nel gestire la loro attività a catena, ciascuna all’interno del proprio territorio di azione e per questo più difficili da individuare e combattere. È solo grazie ad un maggiore impegno nella difesa delle vittime, basato sull’offerta di un completo inserimento nelle comunità di accoglienza, che possiamo sperare di riuscire a controllare efficacemente questo drammatico fenomeno, perché senza il loro aiuto le organizzazioni che gestiscono il traffico e lo sfruttamento degli esseri umani non potranno essere mai sconfitte.

Negli ultimi anni, la tratta di persone e il traffico di migranti sono fenomeni balzati violentemente all’attenzione, soprattutto nei paesi più sviluppati. La comprensione di tali fenomeni è possibile soltanto se il lettore, l’osservatore, lo studioso, l’operatore li analizzano nella loro complessità, estrapolandoli dal contesto più ampio delle migrazioni. David Mancini Traffico di migranti e tratta di persone. Tutela dei diritti umani e azioni di contrasto (Franco Angeli, pagine 176).

“Siamo tutti responsabili del disagio umano e sociale che lacera il nostro Paese”, così parla suor Eugenia Bonetti, Spezzare le catene (Rizzoli, pagine 144), fondatrice dell’associazione “Slaves no more onlus” (Mai più schiave) e tra i suoi scopi prioritari, la formazione, l’informazione e la prevenzione, la liberazione e la promozione della donna emarginata e vittima di situazioni che la privano della sua dignità e legalità. Ma anche il sostegno e la reintegrazione socio-lavorativa attraverso la realizzazione di progetti personalizzati sia in Italia che nei Paesi di provenienza delle donne immigrate. Questo per continuare a lottare ancora più efficacemente contro la tratta di esseri umani e restituire un futuro a giovani donne, a cui è stata tolta qualsiasi prospettiva di vita dignitosa.