01 Giugno 2022

Tratta di esseri umani: una piaga ancora attuale

Nonostante le grandi conquiste sociali e politiche continua ancora oggi il dramma della schiavitù

La cronaca, ormai, ci dà testimonianza quotidiana del fenomeno. La piaga della schiavitù affligge ancora il mondo contemporaneo, nonostante le grandi conquiste sociali e politiche degli ultimi due secoli e l’esistenza di leggi che in quasi tutti gli Stati vietano e puniscono espressamente il commercio degli schiavi e la tratta di persone, definita oggi come la “nuova schiavitù”. Franco Lumachi Le politiche per il contrasto della tratta degli esseri umani (Aracne, pagine 120).
La tratta, o traffico di esseri umani, è un fenomeno illegale molto esteso, a carattere trans-nazionale, in continua crescita, gestito da organizzazioni criminali particolarmente violente. Inizialmente non collegate tra loro, negli ultimi anni si sono specializzate nel gestire la loro attività a catena, ciascuna all’interno del proprio territorio di azione e per questo più difficili da individuare e combattere. È solo grazie ad un maggiore impegno nella difesa delle vittime, basato sull’offerta di un completo inserimento nelle comunità di accoglienza, che possiamo sperare di riuscire a controllare efficacemente questo drammatico fenomeno, perché senza il loro aiuto le organizzazioni che gestiscono il traffico e lo sfruttamento degli esseri umani non potranno essere mai sconfitte.

Negli ultimi anni, la tratta di persone e il traffico di migranti sono fenomeni balzati violentemente all’attenzione, soprattutto nei paesi più sviluppati. La comprensione di tali fenomeni è possibile soltanto se il lettore, l’osservatore, lo studioso, l’operatore li analizzano nella loro complessità, estrapolandoli dal contesto più ampio delle migrazioni. David Mancini Traffico di migranti e tratta di persone. Tutela dei diritti umani e azioni di contrasto (Franco Angeli, pagine 176).


“Siamo tutti responsabili del disagio umano e sociale che lacera il nostro Paese”, così parla suor Eugenia Bonetti, Spezzare le catene (Rizzoli, pagine 144), fondatrice dell’associazione “Slaves no more onlus” (Mai più schiave) e tra i suoi scopi prioritari, la formazione, l’informazione e la prevenzione, la liberazione e la promozione della donna emarginata e vittima di situazioni che la privano della sua dignità e legalità. Ma anche il sostegno e la reintegrazione socio-lavorativa attraverso la realizzazione di progetti personalizzati sia in Italia che nei Paesi di provenienza delle donne immigrate. Questo per continuare a lottare ancora più efficacemente contro la tratta di esseri umani e restituire un futuro a giovani donne, a cui è stata tolta qualsiasi prospettiva di vita dignitosa.