Seminare speranza
«È ormai davvero il tempo di far seguire alle parole i fatti».
Con queste parole, papa Leone XIV, nel suo Messaggio per la Giornata per la Cura del Creato 2025, ci esorta con forza a compiere il passaggio decisivo dalle buone intenzioni ai gesti concreti. Nel decimo anniversario dell’enciclica Laudato si’, il Pontefice propone l’immagine eloquente dei «Semi di Pace e di Speranza». “Il seme, afferma, si consegna interamente alla terra e lì, con la forza dirompente del suo dono, la vita germoglia, anche nei luoghi più impensati, in una sorprendente capacità di generare futuro”.
Custodire il creato significa anzitutto riconoscere il legame inscindibile tra giustizia sociale e tutela dell’ambiente: tutto è connesso. Quando la terra geme, a pagare il prezzo più alto sono sempre i più vulnerabili. Il grido del creato si fonde così con quello dei poveri, scuotendo la nostra coscienza e chiedendo una vera conversione del cuore e dello stile di vita.
Siamo dunque chiamati a uno sguardo contemplativo e responsabile. Come credenti, sappiamo che il mondo è dono e promessa. È la casa comune che Dio ha posto nelle nostre mani. Prendersene cura è atto di fede e, al tempo stesso, opera di giustizia e di carità. Ogni piccolo gesto – risparmiare acqua, evitare sprechi, proteggere una vita fragile – è un seme che ci ricorda che il futuro si costruisce partendo dal presente, con mani operose e cuore vigile.
Scegliamo di camminare insieme, con coraggio, nella preghiera e con l’azione, per custodire il creato con gratitudine e affinché in ogni creatura possa trasparire l’amore di Dio che illumina ogni cosa e tutto abbraccia.
Aggiornato il 08/09/25 alle ore 15:03

