Cure da migliorare, futuro da formare
COSTA D’AVORIO. Giovani e donne, l’avvenire è nella formazione
L’attuale governo della Costa d’Avorio ha promosso una nuova strategia economica, volta a rilanciare lo sviluppo economico del paese, in cui sono ancora fortemente radicate le disparità sociali. Purtroppo i numeri parlano chiaro: il tasso di povertà ha superato il 46%, andando a colpire soprattutto i giovani, senza lavoro, e le donne, vittime di violenza di genere, sottomesse a ruoli sociali stereotipati e svalutanti. Grazie al microprogetto sarà possibile migliorare la vita di 90 giovani e donne, mediante corsi di formazione professionale (assistenti sanitari, pasticceri, parrucchieri…) e la creazione di un fondo di microcredito rotativo per lo sviluppo di piccole attività generatrici di reddito.
- Costo: 4.500 euro
- Causale: MP 84/21 Costa d’Avorio
GUINEA CONAKRY. Non solo Covid: lotta all’epidemia di Ebola
Il 13 febbraio 2021, nel bel mezzo della lotta al Covid-19, la Guinea ha visto peggiorare la situazione sanitaria anche, a causa di un’epidemia di febbre emorragica dovuta al virus Ebola nella regione di N’Zérékoré. Nonostante le autorità nazionali abbiano attualmente dichiarato la fine dell’emergenza, il rischio per la popolazione resta elevato. Per questo la diocesi di N’Zérékoré ha scelto di affiancare le scuole nella sensibilizzazione alla pulizia e al rispetto del distanziamento fisico, al fine di evitare nuovi focolai pandemici. Grazie al microprogetto verranno distribuiti kit igienico-sanitari nelle scuole del distretto e avviati corsi di sensibilizzazione per il contrasto delle pandemie.
- Costo: 4.700 euro
- Causale: MP 85/21 Guinea Conakry
BOLIVIA. “Qullaña”, curare fra tradizione e scienza
Batallas, in Bolivia, si trova a quasi 4 mila metri di altitudine. Nel territorio si registra una carenza di strutture sanitarie adeguate e accessibili alla popolazione, prevalentemente indigena. In mancanza di alternative, ci si affida a metodi di cura tradizionali, basati sulla naturopatia. Qullaña, in lingua aymara, significa “curare”: il microprogetto da un lato vuole sostenere il centro sanitario “Jesus Obrero”, attraverso farmaci, dispositivi medici e l’organizzazione di laboratori ricreativi per i ragazzi disabili. Dall’altro vuole essere un ponte capace di unire due visioni della medicina, quella convenzionale e quella tradizionale, all’apparenza lontane, per portare un beneficio olistico alla popolazione.
- Costo: 4.200 euro
- Causale: MP 89/21 Bolivia
INDIA. Allevamento per i ragazzi del Cottolengo. E le loro famiglie
A Nillambur, nello stato del Kerala, da oltre 25 anni opera il “Centro Cottolengo”, che si occupa di riabilitazione e avvio al lavoro per persone con disabilità. Qui una ventina di ragazzi imparano ogni giorno molte cose: a preparare saponi e gel igienizzanti naturali, a cucire abiti, a leggere e scrivere, ad acquisire competenze informatiche. Grazie al microprogetto sarà possibile fare un ulteriore passo in avanti, anche a sostegno delle famiglie: verrà sviluppato un piccolo allevamento con polli, conigli e mucche, e grazie alla produzione di uova, carne, latte e formaggi le famiglie dei ragazzi avranno garantita un’alimentazione sana, oltre che un sostegno economico attraverso la commercializzazione dei prodotti ottenuti.
- Costo: 4.800 euro
- Causale: MP 90/21 India
REALIZZATO!
UGANDA. Ora “San Luca” è un vero ospedale
Charity Nenongo ha appena finito il suo turno. È stanca ma sorride: da pochi giorni è stato riaperto il reparto femminile dell’ospedale “San Luca”, ad Angal. Un piccolo nosocomio rurale, 220 letti, al confine con il Congo, frequentato ogni anno da circa 2 mila donne, per consulti o ricoveri. Fino a poco tempo fa le condizioni igieniche non erano delle migliori. I bagni fatiscenti e le attrezzature obsolete non aiutavano il lavoro del personale medico dell’ospedale. Il reparto è stato completamente rinnovato grazie al microprogetto: nuovi pavimenti, nuova pittura alle pareti, nuovi bagni con docce, nuovi letti, più alti, per facilitare la somministrazione dei medicinali o la cura di ferite.
Charity guarda con orgoglio il reparto femminile, che ora è sempre pulito. Anche per le infermiere, come per i medici, è più facile lavorare in un ambiente dotato degli strumenti necessari. È più facile anche vivere da malata nell’ospedale, quando tutto funziona. Ora Charity è stanca, ma domani tornerà ad occuparsi delle pazienti che ogni giorno affollano la struttura medica. Sorride, perché “San Luca” è diventato, finalmente, un vero ospedale.
Microprogetto MP 83/20 – Uganda “Un nuovo reparto per l’ospedale San Luca di Angal”
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