02 Aprile 2024

Formazione e lavoro

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AFRICA

BURUNDI | Allevamento di conigli per giovani disoccupati

La parrocchia Saint Augustin di Bikinga ha una popolazione di 16.000 abitanti, di cui il 70% giovani. Lo stato del Burundi non è in grado di dare lavoro a tutti. Più del 60% dei giovani che hanno terminato gli studi secondari o universitari sono disoccupati. Lo scopo del progetto è di aiutare 50 giovani disoccupati che partecipano alle attività parrocchiali dando loro una formazione professionale per avviarli a un’attività imprenditoriale e fornendo i mezzi per realizzarla. In due giorni di formazione, durante la quale ogni giovane riceverà tre conigli (un maschio e due femmine), impareranno le fasi fondamentali del futuro lavoro: dalla costruzione della conigliera all’allevamento, dalla macellazione alla vendita. La scelta dei conigli è motivata dal fatto che si moltiplicano facilmente così da costituire in tempi brevi una fonte di reddito.

  • Costo: 3.600 euro | Causale MP 18/24 BURUNDI

MOZAMBICO | Sostegno a famiglie vulnerabili tramite lo sviluppo agricolo

Il Mozambico è uno dei Paesi più poveri. Tra le piaghe che lo affliggono: alto tasso di analfabetismo, Aids e tossicodipendenza. Tale situazione contribuisce in maniera significativa all’aumento della popolazione carceraria. L’80% dei detenuti sono sotto i 30 anni. Crescono anche i giovanissimi dai 14 ai 17 anni. Per legge, questi ragazzi non possono essere mandati in carcere, ma neanche essere rilasciati. Unico centro di accoglienza in Mozambico per la rieducazione di ex-detenuti è la “Casa della Misericordia”, che dal 2016 offre un programma di accompagnamento per il loro reinserimento socio-professionale. Il centro ha ricevuto in donazione un terreno adiacente di 7.000 mq che include una struttura fatiscente. La struttura si può restaurare e ampliare così da accogliere anche minorenni e accompagnarli verso un reinserimento attraverso la formazione in agricoltura, allevamento di galline ovaiole, taglio e cucito, idraulica.

  • Costo: 4.900 euro | Causale MP 23/24 MOZAMBICO

AMERICA LATINA

PARAGUAY | Costruzione di una sala polivalente comunitaria per corsi di formazione professionale

Nella zona periferica di Limpio (a 23 km da Asunción), la popolazione continua ad aumentare rapidamente. È presente una scuola elementare ma manca la scuola secondaria, anche nelle vicinanze. Per questo motivo i giovani non proseguono gli studi ed è alto il rischio che entrino nei circuiti criminali. La parrocchia Nuestra Señora de las Mercedes di Olimpio chiede un contributo per la costruzione di una sala polivalente comunitaria dove svolgere corsi di formazione professionali (parrucchiere, elettricista, meccanico, informatico, cuoco) per giovani e madri capofamiglia e dar loro la possibilità di trovare un lavoro.

  • Costo: 5.000 euro | Causale MP 27/24 PARAGUAY

ASIA

INDIA | Sostegno al lavoro di persone con disabilità

La condizione di vita ed economica di persone con disabilità in India è molto preoccupante. L’incapacità di contribuire finanziariamente spesso peggiora la loro situazione. Welfare Services Ernakulam è un’organizzazione di servizi sociali (Caritas diocesana) dell’Arcidiocesi di Ernakulam-Amgamaly, nello stato indiano del Kerala. Attiva da quasi 60 anni, l’organizzazione si adopera nel sociale e richiede, con questo progetto, un aiuto nel sostenere 25 persone con disabilità dando loro un’opportunità di lavoro. Queste persone, che hanno passato una selezione, sono particolarmente motivate a raggiungere una indipendenza economica con la quale, oltre a beneficiarne personalmente, daranno un sostegno alla vita familiare. Nello specifico, dopo un’adeguata formazione di due giorni sull’allevamento di polli – dalla gestione all’alimentazione, dal marketing alla vendita delle uova – ogni beneficiario riceverà quanto necessario per allestire un pollaio, galline incluse. In questo modo il loro fabbisogno giornaliero sarà assicurato, oltre a un reddito dalla vendita delle uova.

  • Costo: 4.900 euro | Causale MP 28/24 INDIA

UNO DEI MICROPROGETTI REALIZZATI: TESTIMONIANZE
MP 76/23 | CAMERUN | ACCESSO ALL’ACQUA POTABILE

WOUDAM ISAIE, 65 anni, ha una moglie di 52 anni e otto figli (due maschi e sei femmine) tra i 9 e i 35 anni: «Mia moglie e le sei figlie si alzavano in piena notte per prendere l’acqua in quanto dovevano percorrere molti chilometri a piedi e sotto il sole. Spesso si ammalavano e non avevano mai tempo per riposare. L’accesso all’acqua potabile ha portato grandi cambiamenti nella nostra vita: le donne possono dedicarsi alla famiglia e ai lavori quotidiani. Non si ammalano più e trovano il tempo per riposarsi».

IYALE MARTHE, 47 anni, ha un marito e due figli di 23 e 25 anni: «Prima per avere accesso all’acqua potabile dovevamo andare molto lontano a prendere dell’acqua, verso le montagne di Kamas. Quest’acqua, di dubbia qualità, la usavamo per bere, cucinare, lavarci, innaffiare. Ci alzavamo alle 3 di mattina e percorrevamo diversi chilometri. Se arrivavamo al pozzo tardi, dovevamo metterci in fila col rischio di rimanere tutta la giornata in attesa per un po’ d’acqua. Potevamo conservare l’acqua per quattro giorni al massimo prima di andare nuovamente a prenderla. Finalmente abbiamo l’acqua nel villaggio per noi, per tutti i servizi domestici, per gli animali e le piante».

«Sono cresciuta in questo ambiente difficile – racconta SAIDI KARI, 55 anni, madre di otto figli tra i 25 e i 47 anni –. Sia io che i miei figli conosciamo bene la sofferenza causata dalla mancanza d’acqua. Ogni giorno partivamo all’alba con mio marito e i figli, a piedi per più di 15 chilometri alla ricerca di un po’ d’acqua. Passavamo metà della giornata ai pozzi. Ognuno di noi poteva riempire solo un vaso, lasciare il posto agli altri e rimettersi in fila. Dopo la realizzazione del punto d’acqua, posso dire che abbiamo finalmente una bella vita! Siamo puliti, gli animali e le piante non soffrono più. Possiamo coltivare dei piccoli orti e miglioreremo anche la nostra alimentazione. Noi donne possiamo finalmente avere un po’ di riposo e occuparci meglio della famiglia e di altro. Siamo proprio come le donne di città!».


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