17 Luglio 2023

L’emozione di vedere il mare

Duecentocinquanta bambini e ragazzi ucraini in Campania per due settimane di svago e scambio culturale

Sono giovanissimi. Nel fissare quegli occhi azzurri e profondi, viene da pensare a quanto crudele sia costringere quegli stessi occhi a raccogliere le atroci immagini che solo la guerra sa restituire.

Duecentocinquanta tra bambini e ragazzi ucraini si sono ritrovati a Odessa e da lì hanno raggiunto cinque Diocesi della Campania per trascorrere due settimane di svago e scambio culturale, grazie al campo estivo organizzato da Caritas Italiana.

«Qui con noi ci sono i più vulnerabili», condivide Maria, operatrice di Caritas Spes Odessa che ha scelto di accompagnare i ragazzi in questa esperienza italiana. Ci tiene a ringraziare per l’accoglienza e la possibilità di vivere le molteplici esperienze proposte. «Amano il cibo, le attività che stiamo vivendo e, in particolare, sono innamorati del mare. E poi, in questi giorni, stanno provando di nuovo l’emozione di giocare spensierati, di trascorrere del tempo lontani dai timori della guerra», ci racconta.

«Stanno provando di nuovo l’emozione di giocare spensierati, di trascorrere del tempo lontani dai timori della guerra»

Nelle scorse due settimane, le Caritas si sono messe all’opera per donare ai ragazzi il meglio che la nostra terra può offrire. E come spesso accade in occasioni come queste, significativo è stato anche il coinvolgimento delle comunità civili ed ecclesiali che si sono attivate per dare, ciascuno secondo le proprie possibilità, il loro contributo e impegno in favore dei nostri amici ucraini.

Qualche giorno fa, solo per citare un esempio, ad Aversa due ristoranti hanno scelto di riempire la sala della mensa nella quale cenano i bambini e i ragazzi ucraini, con l’inconfondibile profumo della pizza. E sappiamo bene che, da queste parti, la pizza non è un semplice piatto, ma un modo meraviglioso per dire “ti voglio bene” e dimostrare un sincero desiderio di condivisione.

Da queste parti, la pizza non è un semplice piatto, ma un modo meraviglioso per dire “ti voglio bene” e dimostrare un sincero desiderio di condivisione

Nella Diocesi di Teggiano-Policastro, invece, sono stati proprio i ragazzi del campo estivo ad animare, con alcuni canti, la Messa domenicale durante la quale alcuni ragazzi del posto hanno celebrato la loro prima comunione.

E poiché la bellezza è sempre generatrice di sentimenti positivi, la ricchezza artistica e culturale della Campania ha offerto la cornice migliore per colorare la tela di legami e relazioni intrecciate in questi giorni. Visite alla Reggia di Caserta, alla città di Napoli, alle meraviglie di Paestum, … sono diventate la giusta occasione per conoscere il territorio e condividere del tempo insieme.

Tuttavia, se si chiedesse ai ragazzi cosa gli è piaciuto di più dell’Italia, risponderebbero tutti, senza pensarci nemmeno troppo, che la cosa più bella mai vista è senza dubbio il mare.

Se si chiedesse ai ragazzi cosa gli è piaciuto di più dell’Italia, risponderebbero tutti che la cosa più bella mai vista è il mare

Tra loro c’è chi il mare non l’aveva mai visto prima. E nel turbinio di emozioni contrastanti che ha accompagnato operatori e volontari delle Caritas diocesane in queste esperienze, restano due certezze su tutte: che i drammi della guerra pesano sempre sulle spalle dei più deboli e che, in ogni parte del mondo, a nessun bambino dovrebbe mai essere negata la possibilità di vedere il mare.


I bambini sono stati accolti in Campania dalle Diocesi di Acerra, Sessa Aurunca, Nocera Inferiore-Sarno, Teggiano Policastro e Aversa per due settimane fino alla metà di luglio; nel nord Italia, invece, l’accoglienza, dalla metà di luglio fino alla fine del mese, è stata sviluppata grazie alla collaborazione fra rete Acli e le Caritas di Como e Vittorio Veneto.

Aggiornato il 17/07/23 alle ore 14:07