09 Settembre 2024

Un mosaico di gratitudine

La testimonianza di Caritas Marocco, a un anno dal terremoto che sconvolse il Paese

Mulay Idris è un luogo intriso di storia e spiritualità. Si dice che da questa città sacra, immersa nella serenità delle montagne, l’Islam si sia diffuso in tutto il Marocco. Ai suoi piedi si trova il sito romano di Volubilis, che conserva tracce di una bellezza senza tempo che ci invita a perderci nei suoi mosaici, dove ogni tessera, con il suo colore e la sua consistenza unici, si unisce per formare un insieme armonioso e luminoso.

Allo stesso modo, in Caritas, ci impegniamo a garantire che ogni atto di solidarietà e ogni gesto di servizio diventino parte di un più ampio murale di speranza e dignità. Questo mosaico ha preso forma nelle montagne dell’Atlante, dove la tragedia del terremoto dell’8 settembre 2023 ha lasciato un segno profondo nelle comunità che abitano queste aree remote. Lì, le famiglie hanno perso i propri cari, hanno assistito alla distruzione delle loro case e hanno dovuto affrontare la costante paura che le rocce, incrinate dal terremoto, potessero cadere di nuovo. È passato un anno e i nostri team rimangono sbalorditi. In questi villaggi dell’Alto Atlante, dove il sisma sembrava scatenare tutta la sua forza sulla terra, le espressioni di gratitudine sono delicate e colme di una bellezza silenziosa.

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Mohamed ci racconta come, dopo il terremoto, hanno cercato di ricostruire quel poco che era rimasto. «Abbiamo ricevuto un grande sostegno, soprattutto dalla Caritas. Ci hanno fornito materassi e coperte. Subito dopo il terremoto, abbiamo dormito all’aperto e questi oggetti sono stati inestimabili», dice. Nonostante le difficoltà, la gratitudine di Mohamed e della sua comunità risplende in ogni piccolo gesto: il tè che un anziano prepara con cura, le noci che una donna offre o la stuoia che due giovani condividono per sedersi.

«Abbiamo ricevuto un grande sostegno, soprattutto dalla Caritas. Ci hanno fornito materassi e coperte. Subito dopo il terremoto, abbiamo dormito all’aperto e questi oggetti sono stati inestimabili»

Questo mosaico di tenerezza e solidarietà non è stato assemblato da solo. Ogni pezzo è stato reso possibile grazie alla guida e alla formazione che abbiamo ricevuto dai nostri colleghi della rete di Caritas Internationalis. La mediazione e il sostegno incrollabile del nostro Segretariato regionale MONA sono stati fondamentali per affrontare questi tempi difficili. E, soprattutto, è la generosità di molte Caritas sorelle che ci ha permesso di portare sollievo e speranza a queste comunità colpite.

Nei villaggi sui monti dell’Atlante, abbiamo imparato che la resilienza di queste comunità è duratura come le montagne che le circondano. Ogni piccolo gesto, ogni intervento, aggiunge una nuova sfumatura al mosaico di speranza e fede nella dignità umana. Alhamdolilah, ci dicono gli abitanti con un sorriso sereno, ricordandoci che nonostante il dolore, la vita rimane un dono benedetto, per il quale scelgono di ringraziare ogni giorno.

Questo mosaico di tenerezza e solidarietà non è stato assemblato da solo. Ogni pezzo è stato reso possibile grazie alla guida e alla formazione che abbiamo ricevuto dai nostri colleghi della rete Caritas

E così, continuiamo il nostro lavoro, con gratitudine e determinazione, per continuare a costruire questo mosaico di un futuro più pieno di speranza. Preghiamo che le nostre azioni e ogni vita toccata dal nostro lavoro possano riflettere l’amore e il tocco gentile di Dio, e che ognuno di noi possa essere strumento della Sua pace e compassione. Possa il Misericordioso guidarci e concederci la grazia di essere testimoni del Suo amore sconfinato.

Gli aiuti distribuiti da Caritas Marocco
Aggiornato il 09/09/24 alle ore 10:53