Da solitudine a Risurrezione

Quaresima e Pasqua: tempo opportuno per coltivare semi di rinascita

Papa Francesco nella “Spes non confundit” ci esorta a «porre attenzione al tanto bene che è presente nel mondo per non cadere nella tentazione di ritenerci sopraffatti dal male e dalla violenza».

In questa prospettiva, Caritas ha scelto di proporre, con il desiderio di integrare le attività diocesane già esistenti e senza sostituirsi a esse, l’adesione a sei progetti mirati a promuovere la dignità e la libertà di ogni persona, con particolare attenzione ai poveri, e a favorire lo sviluppo umano integrale.

In particolare, i microprogetti di sviluppo, promossi in collaborazione con le Chiese locali di diversi Paesi, possono rappresentare un’opportunità concreta per chi desidera dare il proprio contributo e sostenere persone nate in contesti sociali ed economici difficili. L’obiettivo è supportare il riscatto di bambini e adolescenti, madri sole e vedove, ragazzi di strada e detenuti, persone con disabilità e anziani.

Può essere questo uno dei modi, in particolare nel tempo forte della Quaresima, per costruire comunità di interesse intorno a un progetto concreto, animati dal desiderio di incoraggiare la fraternità e la cura per il prossimo.

Si tratta di iniziative che non pretendono di risolvere definitivamente le fatiche di popolazioni provate, ma offrono un segno di speranza e di fiducia, stimolando la consapevolezza che insieme è possibile reagire alle difficoltà.

È il tempo opportuno per coltivare questi semi di rinascita. «Siamo gente di Primavera», ha ricordato il Papa in una catechesi. Facciamo la nostra parte, allora, affinché nell’inverno di esistenze spesso dimenticate, possa davvero germogliare la speranza. E sarà Pasqua di Risurrezione.

*direttore di Caritas Italiana

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Aggiornato il 13/04/25 alle ore 14:24