Giovani senza futuro?
Non è vero come diceva Leo Longanesi che “in Italia c’è una sola grande moda: la giovinezza”. Tutt’altro. I giovani sono marginali e come disse l’ex Presidente Napolitano in un suo discorso di San Silvestro di qualche anno fa, doveva essere l’anno dei giovani: “giovani precari da stabilizzare, energie giovanili”. E pensare che da sempre sono i giovani la parte più dinamica di una società: sono loro a travolgere le barriere della tradizione, a proporre inedite letture della realtà. Eppure in Italia, per le nuove generazioni, questo non vale. Scopertesi improvvisamente “rapinate” del proprio futuro, non accennano a reagire.
Il conflitto generazionale è disattivato. Manca la spinta al rinnovamento e la società rimane rigida, poco reattiva davanti alle grandi sfide. Elisabetta Ambrosi, Alessandro Rosina Non è un paese per giovani. L’anomalia italiana: una generazione senza voce (Marsilio, pagine 111) Gli autori analizzano le responsabilità di due generazioni, in modo diverso protagoniste in negativo dell’Italia di oggi. Padri che monopolizzano spazi e risorse disponibili, senza curarsi del bene comune; figli che dipendono morbosamente dalla famiglia, il cui sostegno, specialmente in Italia è più forte e in cui la permanenza tra le mura domestiche è più lunga. Ma il risultato di questa condizione eccezionale è che proprio gli italiani, sono fra tutti i paesi sviluppati, il popolo che più sta agendo contro i giovani.
Quale il rimedio? Tito Boeri, Vincenzo Galasso Contro i giovani. Come l’Italia sta tradendo le nuove generazioni (Mondadori, pagine 162) Per gli autori, la soluzione potrebbe dipendere, prima di tutto, dal coraggio dei quarantenni di oggi. Per questa generazione è arrivato il momento di imboccare la strada delle riforme nel mondo del lavoro, delle professioni e del welfare.
E’ una sfida che soltanto due categorie possono affrontare e rappresentare per l’Italia il vero motore della ripresa: I giovani e le donne, che nel XX secolo si sono battute per la parità di diritti, hanno scoperto che quando si sale sul palco, è dura strappare i ruoli principali. Angela Padrone La sfida degli outsider. Donne e giovani insieme per cambiare l’Italia (Marsilio, pagine 174) Gli uni si lamentano, ma che cosa veramente desiderino in tanti non lo sanno. Le altre guardano da lontano quelle poche di loro che hanno conquistato dei ruoli, e si dicono che è tutto a posto. Si sono accontentate? Per entrambi è giunto il momento di riscrivere il loro ruolo nell’Italia che cambia.